Ore 23:47

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Con il lavoro“Ore 23:47” ho voluto rendere omaggio al rapporto intimo che ho da sempre con la notte. Un colloquio silenzioso fatto di nero, luci soffuse, forme, un incontro amoroso con un’affascinante creatura, la Notte.
La poesia del silenzio / Il lirismo della notte mi ha ispirato per una serie di peregrinazioni notturne, estemporanee/occasionali, non preparate, spinto dal desiderio di perdermi nel mio immaginario fatto di pensieri, sentimenti, fantasie e di ritrovarmi in quel punto di luce che dà significato al tutto.
Luci e tenebre si contrastano, si fronteggiano ma solo apparentemente, anche l’oscurità più tormentata si risolve in una forma di conoscenza. I sogni giocano un ruolo chiave, mi prendono per mano in questo percorso visionario. Un iphone è stato lo strumento veloce per cogliere le suggestioni che questa amante ideale mi restituisce ogni volta che la guardo, alle 23.47.
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